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Ipse dixit ...

Preso nel vortice degli affari e degli impegni ciascuno consuma la propria vita, sempre in ansia per quello che accadrà, e annoiato di ciò che ha. Chi invece dedica ogni attimo del suo tempo alla propria crescita, chi dispone ogni giornata come se fosse la vita intera, non aspetta con speranza il domani né lo teme. Seneca - Il Tempo

Dubitando ....

Dubitando ad veritatem pervenimus - Cicerone

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

martedì 26 marzo 2024

Oltre la giustizia climaOltre la giustizia climatica. Verso un’ecologia della rivoluzione di Jason W. Moore (Ombre Corte)

 La ricerca che Jason W. Moore propone da circa due decenni, all’interno del World-ecology research network, ha l’obiettivo di comprendere i processi storici e strutturali che hanno portato alla formazione dell’ecologia-mondo capitalistica e alle relative disuguaglianze socioecologiche, devastazioni ambientali e dinamiche di svalorizzazione economica e culturale. I saggi qui raccolti pongono il problema di come affrontare la crisi climatica ed ecologica in un orizzonte di giustizia planetaria, in modo che a pagarla non siano ancora una volta le popolazioni umane ed extra-umane già sacrificate da secoli di dominio capitalistico e degrado della natura a merce a buon mercato. In altre parole, Jason W. Moore approfondisce e politicizza ulteriormente l’analisi del cambiamento climatico e delle sue conseguenze – non solo ecologiche, ma anche e inseparabilmente economiche, politiche e sociali –, sottolineando le opportunità di una via d’uscita anticapitalista dall’inferno planetario. Questa possibilità si può pensare e praticare solo mettendo in discussione i rapporti di sfruttamento e di appropriazione che riguardano l’intera rete della vita, aprendosi a una prospettiva che coinvolge l’insieme delle forme di vita, federando le lotte per la liberazione dal sessismo, dal razzismo e dalle logiche che in generale dominano l’idea di una infinita accumulazione capitalistica.




lunedì 25 marzo 2024

Francesco Guccini - Canzone Dei Dodici Mesi

IL SUD ED IL PNRR, IL MINISTRO FITTO: “GRANDE OPPORTUNITA' DI CRESCITA”

Fratoianni contro Meloni: "Con le sue scelte ignave si rende corresponsa...

Rifugiati palestinesi accolti in Umbria

"Ecco perché la Russia è un obiettivo dell'Isis" - In mezz'ora 24/03/2024

Julian Assange, spunta exit strategy per il fondatore di WikiLeaks

Europa in guerra contro Putin? Lo storico Luciano Canfora: "L'allarme fu lanciato dal ...

Nazione Europa. Perché la ricetta sovranista è destinata alla sconfitta di Claudio Tito (Piemme)

 «L'Europa sarà forgiata nelle crisi», diceva Jean Monnet, e in effetti le ultime crisi sembrano aver dato una svolta decisiva all'Unione, che per affrontare la pandemia, le gravi difficoltà economiche e poi la guerra in Ucraina ha rovesciato alcuni dei dogmi che la frenavano da decenni. L'UE, forse più per necessità che per scelta, ha accettato la formazione di debito comune con il Recovery fund, ha agito coesa in ambito sanitario con gli acquisti collettivi dei vaccini, ha inserito elementi sovranazionali di organizzazione della Difesa soprattutto con la condivisione degli aiuti militari all'Ucraina. Questi sviluppi segnano una strada senza ritorno. I burrascosi anni del Covid hanno piantato nella terra del Vecchio Continente il seme della sovranità europea, della Nazione Europa. Un seme che ha ora bisogno di crescere e diventare un albero robusto, per un'Unione che abbandoni progressivamente gli accordi e i veti tra gli stati trasferendo poteri verso le istituzioni condivise; e che ripensi la governance della moneta unica dotandosi di un bilancio comune. Il rischio di un ritorno agli steccati nazionali è ancora forte, anche in vista delle Elezioni europee di giugno 2024. Ma se da un lato la retorica sovranista è un efficace strumento di propaganda per le destre, dall'altro le sue ricette si rivelano impraticabili al governo. Perché alla fine tutti devono fare i conti con l'irreversibilità del processo comunitario.




domenica 24 marzo 2024

Francesco Guccini - Live Rieti 15 Ottobre 2011

AMMINISTRATIVE 2024, DUE MOVIMENTI CIVICI CONFLUISCONO NELLE LISTE DI FI

ENNESIMA RISSA NEL CENTRO STORICO: “SI LAVORA CON LA PAURA”

LECCE: PUGLIA POPOLARE SCEGLIE ADRIANA POLI BORTONE

L’Ucraina vuole i missili Taurus tedeschi, ecco perché - Notizie dall'Ucraina – Podcast

Il rettore di Bologna toglie il microfono alla studentessa pro Gaza

Terza guerra mondiale, Roberto Castelli ai telespettatori: "Siete disposti a veder arrostiti i ...

Salvini: "Macron guerrafondaio, e' un pericolo per l'Ue"

sabato 23 marzo 2024

Jacopo Fo si scaglia contro Paola De Micheli: "C'eravate voi al governo, i politici parlano ...

La crisi di Cuba, dispense vuote e gente in piazza - Le storie, la storia - Podcast

Bari, possibile commissariamento per mafia. De Caro: "Atto di guerra"

Il generale De Gennaro (Gdf): “Striano? Chi doveva verificarne l'operato era la Procura Antimafia”

Strage a Mosca, i rilievi nel teatro dopo l'attacco terroristico

LECCE TRA I CAPOLUOGHI CON PIÙ AUTO. SU ZONA 30 LA CITTÀ SI DIVIDE

Quel che resta del caso Moro di Stefania Limiti (Interlinea)

 "Esterno notte" di Marco Bellocchio, l'ultimo film uscito su Aldo Moro, riaccende la discussione sulla discrepanza tra un'opera di carattere biografico e la storia, ricostruita attraverso i verbali dei processi e le voci dei protagonisti. Stefania Limiti racconta il caso Moro ponendo l'accento su quanto ancora la verità dei fatti sia offuscata anche a distanza di così tanti anni. E si domanda quanto l'immagine di Aldo Moro restituita dai film corrisponda alla realtà e quante reticenze ancora persistano nel parlare di questa storia, ferita aperta per il nostro Paese.




Francesco Guccini - L'Osteria Dei Poeti / Scirocco / Eskimo