Cerca nel blog

Ipse dixit ...

Preso nel vortice degli affari e degli impegni ciascuno consuma la propria vita, sempre in ansia per quello che accadrà, e annoiato di ciò che ha. Chi invece dedica ogni attimo del suo tempo alla propria crescita, chi dispone ogni giornata come se fosse la vita intera, non aspetta con speranza il domani né lo teme. Seneca - Il Tempo

Dubitando ....

Dubitando ad veritatem pervenimus - Cicerone

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

domenica 25 febbraio 2024

Il nemico di Mussolini. Giacomo Matteotti, storia di un eroe dimenticato di Marzio Breda, Stefano Caretti (Solferino)

 L’assassinio di Giacomo Matteotti il 10 giugno 1924 segna l’inizio della parabola più sanguinosa e totalitaria del fascismo eppure, a cento anni di distanza dai fatti, il caso non appare chiuso in modo definitivo. Tanto che sono nate contese su chi avesse diritto di commemorarlo e fiorite ipotesi revisioniste che hanno relativizzato il ruolo di Mussolini come mandante dell’omicidio, avallando tesi come quella di una Tangentopoli in camicia nera che viene ridimensionata in queste pagine. Il risultato è che sappiamo molto della leggenda di Matteotti ma poco della sua breve eppure intensa parabola di vita: le origini e la famiglia di agrari, la formazione intellettuale, l’imprinting europeo maturato in viaggi di studio (da Vienna a Berlino, da Oxford a Parigi), le sue idee per un socialismo riformista, l’intransigenza e l’integrità etica. E pure il carattere, che fece di lui l’avversario più pericoloso per il duce, come dimostrò la sua denuncia in Parlamento dei brogli elettorali e delle violenze compiute dai fascisti. A ricostruirne la figura a tutto tondo mira questa biografia che, anche sulla scorta di documenti inediti, mette in luce due cose essenziali: com’era l’uomo prima di diventare un martire, nei 39 anni che ha vissuto in maniera appassionata, e come è diventato un simbolo dell’antifascismo. Perché come è stato scritto: «Prima di lui c’era stata l’opposizione al fascismo, ma l’antifascismo come valore, come scelta consapevole e prioritaria nasce solo con l’estate del 1924, nel suo nome».




Pisa, Pichetto Fratin: "Studenti manganellati? Condanno in ogni modo la violenza"

Manganellate a Pisa, i professori implorano i poliziotti: "Hanno solo 15 anni, non sono pericolosi"

Muse - Uprising [Official Video]

sabato 24 febbraio 2024

Navalny e Imran Khan, dissidenti a confronto

Mentre l'Occidente piange Navalny, si assicura che l'oppositore del governo militare del Pakistan continui a marcire in galera

Il triste destino di Navalny viene pianto in Occidente e brandito contro quel “pazzo figlio di puttana” di Putin, come da diplomatiche esternazioni di Biden. Parole alle quali lo zar ha risposto dicendo di comprendere l’esternazione, perché motivata dal timore del presidente americano di essere additato come suo amico dal momento che, in precedenza, lo zar aveva detto di preferirlo a Trump perché “più prevedibile”.

Le improvvide esternazioni presidenziali – non utilizzate nemmeno al tempo dell’Unione sovietica  – cavalcano l’onda del forte sentimento anti-russo suscitate dal “momento Navalny”. Inutile tornare sulla morte di quest’ultimo, ne abbiamo già scritto, utile invece ricordare come la sua figura sia esaltata perché unico oppositore a un regime dispotico.

CONTINUA QUI SU PICCOLE NOTE





GUERRA IN UCRAINA. CHI FA PIÙ DISINFORMAZIONE?

Mikael Valtersson, analista militare ed ex ufficiale delle forze armate svedesi, confronta il modo in cui le notizie dal fronte russo-ucraino vengono riportate dai media occidentali e da quelli russi. In un’epoca in cui si parla tanto di fake news e disinformazione, la risposta potrebbe sembrare scontata. E, invece, la risposta è sorprendente.

CONTINUA QUI SU GIUBBE ROSSE NEWS 




De Luca scatenato: "Da Meloni aggressione da stracciarola. Non scappi da dibattito pubblico"

La antena, un film sul potere, la manipolazione, la suggestione. Un’opera visionaria che gioca col dramma e col grottesco, capace di raccontarci qualcosa di molto attuale. Raccontare il potere suggestionante e manipolativo dei media lo si può certo fare in molti modi. Si può ad esempio immaginare un mondo distopico dove tale potere viene portato vicino al suo culmine, dove la popolazione sembra quasi inerte e rassegnata davanti a tale potere. Queste distopie sono quasi sempre immaginate come mondi futuri. Anche se ormai bisogna ammettere con franchezza che tale futuro è quasi divenuto il presente.

CONTINUA QUI SU GIUBBE ROSSE NEWS




De Luca scatenato: "Da Meloni aggressione da stracciarola. Non scappi da dibattito pubblico"

Legge sulla Caccia, Wwf: “Va fermata, le opposizioni siano unite e il Pd più coraggioso”.

La risposta di Putin alla studentessa italiana: «L’Italia ci è sempre stata vicina, da voi ci si...

"No alle armi", la polizia carica attivisti e giornalisti: video

Meloni a Kiev per presiedere riunione G7 nell'anniversario dell'inizio guerra. L'arrivo in stazione

Presentazione del libro ''Il Patto'', di Sigfrido Ranucci e Nicola Biondo

Bloc Party - I Still Remember (Official Video)

venerdì 23 febbraio 2024

BRADANICO SALENTINA, I CONSIGLIERI DI CDX: FINALMENTE L'ASSESSORE SI SVEGLIA

TUTTE LE GUERRE DI PUTIN di Mark Galeotti (edizione aggiornata)

A due anni dall'inizio del tragico conflitto russo-ucraino, vi segnaliamo un libro di recente uscita che descrive come le strategie militari di Vladimir Putin hanno inesorabilmente ridisegnato la Russia del XXI secolo e pesantemente condizionato gli assetti geopolitici europei e mondiali. A scriverlo è Mark Galeotti, uno dei più accreditati analisti internazionali dello specifico contesto geo-politico.

TUTTE LE GUERRE DI PUTIN - Dalla Cecenia all’Ucraina di Mark Galeotti (Gremese Editore)

«Galeotti al suo meglio: sembra un romanzo di spionaggio, ma dispensa migliaia di informazioni preziose e soprattutto attendibili».

Yuval Weber (Russian Military and Political Strategy, US Marine Corps University)

 

 «Un resoconto lucido e molto appassionante di come funziona, dall’interno,il pilastro militare del putinismo». Graeme P. Herd (George C. Marshall European Center for Security Studies

«Bisogna leggere questo libro se si vuole conoscere la verità, al di là della propaganda putiniana e dell’informazione manipolata».

Lawrence Freedman (King’s College London)

Nella sua prima versione italiana, aggiornata, il volume di Mark Galeotti TUTTE LE GUERRE DI PUTIN. Dalla Cecenia all'Ucraina guida i lettori lungo i “sentieri di guerra” di Vladimir Putin seguendo una ricostruzione dettagliata che getta nuova luce sui vecchi conflitti e chiarisce in prospettiva le ragioni e i probabili epiloghi dell’ultimo attacco sferrato dall’Orso russo, attualmente in corso. Galeotti traccia una minuziosa  panoramica dei conflitti che hanno coinvolto la Russia da quando Putin è salito al potere, dalla prima guerra cecena alle incursioni militari in Georgia, all’annessione della Crimea e all’ultima invasione dell’Ucraina. Ma analizza anche, più in generale, la ricostruzione da parte di Putin della potenza militare russa, raggiunta anche attraverso il massiccio impiego di mercenari e di spie disseminate in tutto il mondo. Prima che sul campo, Putin combatte le sue guerre sul terreno delle informazioni carpite alle potenze occidentali. In senso più ampio, l’autore ripercorre la ricostruzione del potere militare russo operata dall’autoritario ex ufficiale del KGB: riformando e riequipaggiando le forze armate, avvalendosi di milizie mercenarie e facendo ampio ricorso anche alle strategie della moderna "guerra ibrida" (in primis, la manipolazione dell'informazione). Ma se nella nuova Guerra Fredda con l'Occidente Putin si è affidato alla forza militare per espandere la sfera di influenza russa, Galeotti non ignora i fallimenti tattici e strategici a cui il Cremlino è andato spesso incontro nella lotta per la supremazia, in particolare durante l'invasione dell'Ucraina. E nel prevedere i nuovi scenari di questa guerra, ipotizza anche le future relazioni militari e politiche tra la Russia e i Paesi vicini, compresa la Cina. Strategie di guerra, armamenti, intelligence sono, nel libro, alla base di un’analisi che compara i successi e i fallimenti dell’esercito russo, ma non solo. Avvalendosi di ampie ricerche sul campo e di numerosi contatti in tutta la Russia, Galeotti dissemina il testo di istantanee personali dei conflitti e di testimonianze inedite di ufficiali russi in servizio e in pensione.  Il libro è corredato inoltre da 32 immagini a colori documentate da didascalie e una serie di utili mappe strategiche. Un’analisi che fotografa passato e presente della Russia putiniana, gettando uno sguardo ai possibili sviluppi del conflitto ucraino e al futuro assetto militare della Federazione sullo scacchiere internazionale.  Non c'è momento migliore per capire come e perché Putin abbia dispiegato le sue forze armate in così tante guerre. Non c'è autore più adatto a demistificare le capacità militari della Russia e a suggerire un'idea plausibile di quanto ci riserva il futuro.

Mark Galeotti , politologo specializzato nelle questioni militari e di sicurezza della Russia contemporanea, vanta una carriera che spazia dal mondo accademico alla consulenza per enti e istituzioni governative. Autore di numerosi saggi e assiduo commentatore presso i media internazionali, dirige la società Mayak Intelligence ed è professore onorario presso la School of Slavonic and East European Studies dello University College di Londra, oltre a collaborare con il RUSI (Royal United Services Institute), il Council on Geostrategy e l’Istituto di relazioni internazionali di Praga. È stato direttore del dipartimento di Storia alla Keele University, dicente di Global Affairs alla New York University, ricercatore presso il Foreign and Commonwealth Office nonché visiting professor presso la Rutgers University-Newark (New Jersey), l’Università Carolina di Praga e l’Istituto statale di Mosca per le relazioni internazionali. È autore di oltre 25 libri, tra cui L’esercito russo moderno 1992-2016 (2018), A short History of Russia (2021) e The Weaponisation of Everything: A Field Guide to the New Way of War (2022).

 

 Titolo: Tutte le guerre di Putin. Dalla Cecenia all’Ucraina

Autore: Mark Galeotti

Pubblicazione originale: 2022, Osprey Publishing

Traduzione dall’inglese: Francesco Laurenti e Ludovica Maggi

Traduzione di Valentina Baselli e Silvia Velardi con la collaborazione del team del “Laboratorio permanente di revisione collaborativa testi sulla/in traduzione” (Iulm e Esit)

Casa editrice: Gremese Editore

Collana: Dialoghi

Pagine: 400

Formato: Brossura

EAN: 9788866921738

Prezzo: € 27,00




A San Lorenzo con l'ANPI

 Sabato 24 febbraio, in qualità di iscritto della sezione San Lorenzo dell'ANPI avrò il piacere e l'onore di presentare il volume Fascisti contro la democrazia, Almirante e Rauti alle radici della destra italiana 1946-1976, pubblicato per i tipi di Einaudi dallo storico Davide Conti, vicepresidente dell'ANPI della Provincia di Roma. La presentazione si svolgerà nei locali della nuova sede della Sezione, la Casa della Socialità in Via dei Volsci 86, un nuovo punto di aggregazione civile e culturale del quartiere, sottratto al degrado e all'incuria dalle associazioni che oggi vi sono insediate per pubblica assegnazione tramite la vittoria di un bando, ossia ANPI San Lorenzo e Atletico San Lorenzo.

Attraverso questo libro importante, che ripercorre un trentennio di fatti e misfatti culminati nella cosiddetta "strategia della tensione", cercheremo di capire come siamo arrivati alla complessa situazione politica italiana di oggi. Puoi averne un assaggio dalla mia intervista all'autore pubblicata integralmente su Left, seguendo questo link.

Sarà con noi anche Marina Pierlorenzi, la nuova Presidente dell'ANPI di Roma.

Ti aspettiamo sabatoalle sei, nella nostra nuova Casa.




La morte di Navalny. Russia ed Europa sempre più lontane. E la Cina...

Michele Santoro risponde a Carlo Calenda: le tue parole pesano meno di niente

Robert F. Kennedy Jr: «Dobbiamo cambiare quello che succede in questo Paese». E dice no a essere...

Conflitto in Ucraina, Dario Fabbri: "I russi fanno un'enorme fatica, non riescono a sfondare ...

Ucraina 2 anni dopo – Il grande ritorno dei profughi (Quarta parte)

La proposta Ue agli agricoltori: "Meno obblighi e controlli"

Audiolibro per Monetizzare 2/8: Stupido Marketing

The Tears - Refugees

giovedì 22 febbraio 2024

Quando il prezzo è “ingiusto”, il mercato è falsato: perchè i ‘Trattori’ hanno ragione

 Una premessa è d’obbligo: in linea di principio, le proteste degli agricoltori – e, in generale, del settore primario – non si contrappongono alle istanze ambientaliste e all’agenda Green della Commissione europea. Non c’è conflitto, non c’è polarizzazione. Piuttosto, potrebbe delinearsi una naturale integrazione tra le istanze e le rivendicazioni che provengono dai campi agricoli e dagli allevamenti e le politiche di riconversione energetica e di tutela dell’ambiente. Non si deve quindi strumentalizzare una protesta legittima al fine di inquinarne i pozzi da cui prende vitalità.

Seppur in un contesto profondamente eterogeneo, gli agricoltori europei convergono verso un diffuso malcontento e una profonda insoddisfazione verso le politiche europee del settore, che vengono declinate nella c.dd. PAC, ossia nella Politica Agricola Comune. L’insoddisfazione, peraltro, emerge da una considerazione di contesto: il comparto agricolo è stato relegato ad un ruolo di gregario, marginale, non più per l’appunto “primario”. Il problema è quindi, in primo luogo, culturale.

Continua qui su La Fionda 




Catatonia - Road Rage (Official Music Video) [HD Remaster]

Free Assange, la manifestazione a Napoli

Il Racconto dell'Incontro tra Agricoltori e Autorità a Roma

MOZIONE PER VISITE ED ESAMI PER PAZIENTI ONCOLOGICI PRENOTATI DIRETTAMENTE DAL MEDICO

OLOCAUSTO DI LUCA IMPERIALE OGGI AL MUSEO FAGGIANO DI LECCE

  Venerdì 22 novembre 2024 ore 18,30 presso il Museo Faggiano di Lecce in via Ascanio Grandi 56, è prevista la presentazione del libro (con ...