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Preso nel vortice degli affari e degli impegni ciascuno consuma la propria vita, sempre in ansia per quello che accadrà, e annoiato di ciò che ha. Chi invece dedica ogni attimo del suo tempo alla propria crescita, chi dispone ogni giornata come se fosse la vita intera, non aspetta con speranza il domani né lo teme. Seneca - Il Tempo

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Festìna lente ("Affrettati lentamente") - Svetonio

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mercoledì 20 novembre 2024

Ucraina, Russia e Nato in poche parole di Marco Travaglio (PaperFIRST)

La storia dell’Ucraina una e trina, sempre a metà del guado fra Europa e Russia. Le eredità del nazismo e del comunismo. Gli anni corrotti, ma prosperi dell’indipendenza e della neutralità fra Est e Ovest. Le interferenze russe e occidentali che iniziano a strattonare il Paese. Le due rivolte “colorate” e “spintanee” che ribaltano le elezioni sgradite agli Usa. Gli interessi affaristici della famiglia Biden. L’America che non si rassegna alla fine della sua egemonia sul mondo e, vinta la guerra fredda, tenta anche di stravincerla a spese di una Russia che, dopo tanti schiaffi, vuole tornare a contare. La guerra civile fra i governi filo-occidentali di Kiev e i popoli russofoni e russofili del Sud-Est. I due accordi di pace firmati a Minsk per non essere rispettati e preparare il conflitto finale. I voltafaccia di Zelensky e l’invasione di Putin. I negoziati di Istanbul accettati da Kiev e Mosca, ma sabotati dalla Nato, come poi le mediazioni del Papa e di Xi Jinping. E il suicidio di un’Europa senza più statisti, governata da scemi di guerra troppo impegnati a salvarsi la faccia per pensare a salvare vite. Negli ultimi 20 anni chi è entrato per primo in Ucraina: la Russia o la Nato? Perché si parla del conflitto solo dal 2022, mentre infuria dal 2014? E perché ogni negoziato di pace è stato tradito o sabotato? Questa cronaca della Guerra dei Dieci Anni racconta con semplicità un Paese conteso, sbranato e distrutto dai due opposti imperialismi. La versione horror della fiaba di Cappuccetto Rosso: nessuna bambina, nessuna nonnina e tanti lupi.



Le parole della politica che ci riportano indietro - La Stampa

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Cacciari a La7: "Astensionismo? C'è un senso di impotenza di fronte ai grandi drammi. E se diventa disperazione, è la fine della politica" - Il Fatto Quotidiano

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«La ribellione dei braccianti? Sindacato e politica agiscano»

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19 NOVEMBRE 2024 LECCE GOVERNO POLI BORTONE; 180 GIORNI PER RISCRIVERE IL PUG

19 NOVEMBRE 2024 LECCE PUBBLICATA GRADUATORIA EDILIZIA PUBBLICA

Lecce Romana, consenso e interesse per la proposta di legge

La minaccia di Putin: Potremmo usare il nucleare in risposta ai missili ucraini

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Ucraina, Meloni: "L'agire degli Usa segue quello russo, da noi un'altra idea"

Dieci cose che tutti gli europei pensano

martedì 19 novembre 2024

Ancora sull’incarico conferito da Donald Trump a Robert Kennedy. Intervento di Leonardo Elia

Voglio puntualizzare ed entrare nel merito rispetto al mio intervento di ieri sul blog, riguardo l’incarico conferito da Donald Trump a Robert Kennedy .

Nella nuova amministrazione quest’ultimo sarà a capo dell’agenzia  che gestisce la sanità negli USA.

Perché tanta agitazione anche da noi?

Perché individua nelle ingerenze , chiamiamole pure “ strapotere” dell’industria farmaceutica nella gestione dei programmi sanitari  degli Stati Uniti, e quindi di tutto il mondo occidentale.

Lui vede nei conflitti di interesse che permeano le università, le varie agenzie nazionali, e anche quelle sovranazionali, OMS,  AEFA, quest’ultima dell’Unione Europea , la cause ultime di errate politiche sanitarie.

Sostanzialmente i finanziamenti  per la ricerca , se vengono dalle multinazionali , e da colossi finanziari ,non possono non influenzare l’impostazione che gli stati danno ai loro piani sanitari sul territorio, con ricadute totalizzanti sulla salute pubblica.

Si arriva all’assurdo di “formazione” finanziata dall’industria per tecnici sanitari.

Praticamente si è privatizzato tutto, e questo non può non avere ricadute sul benessere dei cittadini, perché deve prima pensare al benessere finanziario delle società.

Che hanno avuto una perdita in borsa dopo l’incarico di Kennedy.

Che vuole far luce sulle tante opacità della gestione della pandemia covid 19, e quindi anche sulle sue conseguenze sociali.

Per capirci meglio vi racconto una cosa.

Spulciando  in internet ho saputo che la figlia di Mario Draghi ha finanziato con sei milioni di euro, un laboratorio di ricerca.

Guarda , guarda il laboratorio è diretto dal professore con cui io ho fatto l’esame

di “ chimica farmaceutica 1”.

Il professore in questione , grande docente, ricercatore, non si può mettere in discussione.

C’è però rispetto a trent’anni fauna piccola differenza…prima lavorava con finanziamenti pubblici, ora lo fa con denaro privato, e deve seguire le indicazioni dei privati. Scusate se è poco.

Ed è pratica corrente

Sapete come dice un vecchio detto salentino?

“ ci me dae  lu pane lu chiamu tata” tradotto “ chi mi da il pane lo chiamo papà “.

E con il padre bisogna comportarsi bene e si ha difficoltà a dirgli di no.




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lunedì 18 novembre 2024

Trump or not Trump ... di Leonardo Elia

Vittoria con larga maggioranza , e controllo dei due rami del congresso.

Subito demonizzazione, da parte del mondo liberal, sia americano sia internazionale, anche qui da noi.

Premetto che non mi interessa la sua impostazione in politica interna, ma solo le scelte , intuibili dalle persone di cui ha intenzione di circondarsi, che possono  avere influenze su di noi , come italiani.

Quindi  mi trova in completo disaccordo, le restrizioni al diritto delle donne ad abortire, ritengo assolutamente barbaro, il non voler limitare il possesso di armi da fuoco , per noi e per me, il monopolio della violenza lo deve possedere lo stato, e la costruzione dei muri anti migranti, anche se la stessa costruzione , non è stata fermata con l’amministrazione Biden.

Comunque mai i muri hanno fermato lo spostamento di uomini.

Paradigmatico, come l’elezione  di Donaldone, abbia   prodotto tifoserie, fazioni, senza possibilità di un vero confronto.

E’ la modernità bellezza! Il segno avvelenato dei nostri tempi.

Allora andiamo con ordine.

Nelle sue prime nomine una valanga di sionisti e ultra evangelici, per esempio  il prossimo ambasciatore in Israele sarà Mike Huckabee, un falchissimo, fondamentalista evangelico  che ha già detto che appoggerà l’annessione da parte dello stato ebraico della cis Giordania. Dal fiume al mare quindi.

Quindi un’amministrazione in sintonia con la politica criminale e genocida , di pulizia etnica nei territori palestinesi.

Non bisogna dimenticarsi dello spostamento dell’ambasciata americana da Tel Aviv a Gerusalemme, durante il suo  primo mandato .

Fin qui niente di nuovo ,  rispetto a Biden , che non è riuscito a imporre moderazione, ammesso che ne avesse la reale volontà, ad un Netanyau sempre più in preda , con molti esponenti del suo governo, per fare un nome, Ben Gvir, ad un delirio messianico- sionista.

Così si può leggere il “licenziamento” del suo ministro della difesa Gallant, che non è un agnellino, non bisogna dimenticare la sua definizione dei  palestinesi “animali umani” all’indomani del 7 ottobre dell’anno passato.

Reo di essere contrario all’allargamento del conflitto al Libano, e all’Iran, consapevole delle ingenti perdite dell’esercito israeliano a Gaza e nelle puntate offensive nel paese dei cedri. Oltre al fallimento dell’attacco aereo all’Iran . Gli aerei con la stella di Davide si sono tenuti fuori dallo spazio aereo iraniano.

Questa guerra , queste guerre, stanno costando molto a Israele

Mi soffermo però ad alcune nomine che fanno pensare .

Anzi ha iniziato con la non nomina di Pompeo e la Haley nella sua squadra , cosa buona e giusta , due super falchi, neo conservatori.

Importantissima la nomina di Tulsi Gabbard . Sarà il capo dell’ Intelligence nazionale, chi relazionerà quotidianamente  Trump sullo stato della nazione nel campo della sicurezza. Ex dem,  veterana dell’ Iraq, staccatasi dal suo partito per le insensate e criminali guerre , portate avanti da tutte le amministrazioni USA, dall’undici settembre in poi. Ha parlato con Assad nel 2019, condannando  il coinvolgimento, nascosto, ma attivo del suo paese nello scatenare una miriade di guerre civili del mondo.

Per me non può che giocare a suo favore, l’agitazione, riportata da molti giornali statunitensi legati al mondo dell’intelligence americana, le “spie” dopo la sua nomina.

Essere definita dalla Clinton una risorsa russa,  mette in una luce positiva la scelta del nuovo presidente americano.

Quindi ha i neocons contro.

Come la nomina di Robert Kennedy jr.  al dicastero della sanità che soprintende non solo le politiche sanitarie ma anche la sicurezza alimentare la dice lunghissima.

Anche Kennedy viene dal partito democratico.

Importantissima investitura perché vuole contrastare lo strapotere di Big Pharma  nelle agenzie che regolano la politica sanitaria negli Usa, responsabili dell’immissione in commercio di farmaci.

Cercare di mettere ordine in quel vespaio,  e fare una volta per tutte  chiarezza in scelte che incidono sulla nostra salute, sulla salute di centinaia  di milioni di persone, sia al di là dell’oceano, e anche al di qua, in Europa, non è cosa da poco.

Visto che quelle istituzioni, che  spesso vanno a braccetto con le grandi multinazionali del farmaco e con i potenti della finanza , hanno avuto la responsabilità della diffusione del consumo di oppioidi ( fentanyl)

e hanno gestito l’emergenza pandemica.

Bisogna capire , è arrivato il tempo

 Che dire di Elon Musk  ,che con Viveck  Ramaswamy , sarà a capo di un dipartimento che soprintenderà  l’efficienza governativa . "Questi due meravigliosi americani spianeranno la strada alla mia amministrazione per smantellare la burocrazia governativa, tagliare i regolamenti in eccesso, le spese inutili e ristrutturare le agenzie federali”.

Quindi la cosa che molti analisti notano, che rispetto all’elezione di 8 anni fa, inaspettata, in cui cambiò spesso molti del suo staff , Trump questa volta  ha  voluto mettere intorno a se, gente principalmente a lui fedelissima , con il preciso intento, ci riuscirà?, di mettere mano al quel grumo di poteri nelle amministrazioni che  hanno gestito , la politica, sia interna, ma principalmente estera,  e che gli  si sono sempre messi di traverso, in vario modo. Ricordate dell’influenza di Putin a suo favore nelle elezioni 2016?

Si è dimostrata una bufalona.

Amministrazioni colonizzate da neocons, che operano continuativamente dai Bush, Dem  e Repubblicani, per loro non fa differenza, che campano di guerra e finanza.

Obama ,premio Nobel , i Clinton, sempre guerra e finanza.

Non so se riuscirà nel suo intento.

Lo stesso si può dire della  sua possibile politica in Asia occidentale.

Trump può mettere tutti i falchi sionisti che vuole in ruoli chiave, ma se non si resuscita il Patto di Abramo,  Israele , gli Stati Uniti  che la appoggiano, non uscirà dal vicolo cieco in cui si trova ora.

Il patto di Abramo consiste in un alleanza tra Tel Aviv e i regni del Golfo  Persico, in funzione anti iraniana, ed  era ad un passo dalla firma ,  ma   il 7 ottobre ha seppellito tutto. Legata  alla Via del Cotone , alternativa alla Via della Seta cinese, e ad altre strade , anche attraverso la Turchia, tutte strade , terrestri, che cercano di evitare gli stretti Hormuz, Bab el Mandeb, facilmente bloccabili.

Qualche settimana fa lo stesso Mohammed  Bil  Salman  ha detto a Blinken che perseguire una politica siffatta , potrebbe mettere in pericolo il suo potere, facendogli perdere il consenso della  popolazione, e fargli fare la fine di Sadat dopo Camp David nel 1981.

D’altra parte è in atto un disgelo tra l’Arabia Saudita e l’Iran, nemici storici, che hanno fatto  recentemente manovre navali insieme, e  inoltrela repubblica islamica ha assicurato  a Rafael Grossi, direttore generale dell ‘Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), di non volersi dotare dell’arma  nucleare.

A questo punto non si può non parlare delle ripercussioni  dell’elezioni di Trump in Europa e sull’Unione Europea.

Non la ama, la considera un carrozzone burocratico, e io concordo.

E’ un prodotto di oltre atlantico costruito così per impedire  che si formi una vera unione politica, una unione che non sia solo produttrice di norme ,  senza una visione di sicurezza in Europa, servo sciocco della NATO come ora.

La NATO che Macron definiva qualche anno fa in stato di morte celebrale. Un carrozzone che è rinato con il conflitto del l’Ucraina.

Viene eletto Trump, stesso giorno licenziato Gallant in Israele, stesso giorno cade il governo tedesco, nuove elezioni in Germania a Gennaio.

Possibili dazi sui prodotti europei , tedeschi , esportati negli USA, con la EU che ci ha tagliato  fuori dal mercato cinese.

Specialmente la Germania.

Possibile ascesa dei partiti euroscettici e critici sulla Nato, molto presenti nei land ex DDR.

Situazione tanto delicata per Berlino, che un gruppo di fresconi sta raccogliendo firme al Bundestag  per impedire ad AFD di presentarsi alle elezioni. Follia pura!

Crisi economica e crisi dell’asse franco tedesco….e noi?

Si potrebbero aprire delle porte nei rapporti con l’Europa che la la Meloni  sarà in grado di intuire e sfruttare?

E’ stata sempre una buona equilibrista.

Chi vivrà vedrà.

Aggiornamenti di questi giorni.

Musk attacca i magistrati italiani per il caso migranti.

Apprezzo la ri-scoperta  della sovranità nazionale da parte del Presidente della Repubblica, visto che in varie occasioni in passato sia Mattarella sia Napolitano, sembravano essersene dimenticati.

Bombardamento in Serbia , in Libia, lettera nel 2011, che portò Monti, fatto nel frattempo senatore a vita  da Napolitano, a capo del governo. I presidenti, i nostri governi muti.

In questi anni su temi importantissimi, di sovranità nazionale , non se ne è parlato.

Come il governo italiano non è stato avvertito  della telefonata tra Scholz e Putin, mentre Stati Uniti Francia e Gran Bretagna ne erano a conoscenza.

Quando parlo di porte che si dovrebbero aprire parlo di temi come questi.

 

 


 

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domenica 17 novembre 2024

Attentati per eliminare gli uomini più potenti della storia (Sprea Editori)

 L’evoluzione dell’arte bellica passa attraverso imprese, eserciti e armi sempre più micidiali che nel corso della Storia hanno determinato il corso degli eventi. Dalla potenza dell’Impero Romano, che crebbe grazie alle sue alleanze e coalizioni schierate al fianco dei suoi legionari fino a diventare un modello di efficienza militare, allo sviluppo di armi e mezzi che, dalle lance impiegate dai fanti dell’esercito di Alessandro Magno ai missili, fino alla minaccia atomica, passando per l’impiego delle armi da fuoco, hanno cambiato il destino di guerre e popoli. I volumi dedicati agli eserciti più potenti nel mondo e alle grandi battaglie navali che hanno deciso le sorti e i confini del mondo nel corso degli ultimi 3000 anni completano il percorso sui progressi tecnici degli armamenti e sulle tattiche di soldati di professione coinvolti in battaglie epiche e missioni impossibili.




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