Ha fatto scalpore un paio
di settimane fa l’abbandono della bella rassegna “Più libri più liberi” di Zerocalcare,
fumettista noto, e di Corrado Augias in segno di protesta per la presenza di
una casa editrice, la Passaggio al bosco, legata all’ultradestra, con titoli
del suo catalogo , per esempio, su Leon Degrelle, il capo della divisione SS
Vallone, o sui morti della Repubblica sociale italiana.
Tra l’altro con un
documento firmato da molti intellettuali che
ne criticavano la presenza in quella sede.
Le idee si combattono con
il confronto dialettico non con l’esclusione, che tra l’altro funziona da cassa di risonanza
Quindi dicevo levata di
scudi , di intellettuali “organici”, o presunti tali. Un marchiano errore di
metodo.
Ricordo inoltre che la
casa editrice in questione il suo nome lo prende citando un grandissimo intellettuale tedesco ,
conservatore, non nazista, del secolo passato, Ernst Junger. Quello che per me è grave è che gli stessi che
non gradiscono quella presenza in una fiera dell’editoria sembrano non interessarsi ad una pericolosa torsione censoria che si è
espressa con tutta la sua forza negli stessi giorni.
Mi riferisco alle
sanzioni della EU, firmate dalla Kallas, al colonnello Jaques Baud, esercito e
intelligence svizzera, Onu, rapporti con la Nato.
Applicato il metodo
Albanese, con il congelamento dei beni, blocco dei conti correnti,
impossibilità di spostamenti nell’Unione, solo per aver espresso idee,
documentate, non in sintonia, con la politica di quegli irresponsabili che ora
dettano legge a Bruxelles.
È degli stessi giorni
l’abbandono di quattro esperti della redazione dell’autorevole e notoriamente
cauta rivista che è Limes, in quanto ritenuta troppo putiniana, filorussa.
È la tecnica della
polarizzazione, che divide , che impedisce il dialogo, che con la maggior parte
deii mass media asserviti, come sono di fatto, assicurano il consenso alla
politica di chi domina. Tecnica consolidata , ben rodata.
Dimenticavo gli attacchi
al professor D’Orsi, sulle sue conferenze sulla russofobia, impossibilitato a
tenerle, di fatto.
Ora però queste
limitazioni alla libertà di espressione, degne delle dittature del ‘900,
sembrano più che un’espressione di forza, un palese segnale di debolezza, il
timore percepito di aver perso il consenso dei governati. E quando chi ha il
potere arriva a queste conclusioni, risponde in maniera scomposta, come sta
avvenendo ora. È un’ atteggiamento crepuscolare.
E nel panorama politico
nazionale risalta il silenzio assenso dell’opposizione , PD e AVS, in
particolare, che di fatto appoggiano le follie di Bruxelles.
Anche se vengo da
tutt’altra area politica , trovo più
adeguata la Meloni, che mantenendo un profilo basso, appoggia l’unica proposta reale di pace in Ucraina, quella di Trump, si
schiera contro la follia dell’utilizzo degli asset russi, e cerca di proteggere
l’oro nazionale dalla banca d’Italia, che essendo partecipata dalla BCE,
sarebbero messo a disposizione delle
politiche di Bruxelles, e non del popolo
italiano, che le ha accumulate nei
decenni con la sua operosità.
Dimenticavo , il libro
più richiesto alla fiera della casa
editrice Passaggio al Bosco , è “ Psicopatologia del radical chic.
Buon Natale a tutti.