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GLI INTERVENTI DI LEONARDO ELIA
The Others - un altro punto di vista
Salute e benessere a cura di Leonardo Elia
venerdì 20 settembre 2024
Questa terra è nostra da sempre. Israele e Palestina di Arturo Marzano (Laterza)
C’è una guerra reale con migliaia e migliaia di vittime e ce n’è un’altra virtuale, quella che sui social network e nel web vede contrapposti i sostenitori di Israele e quelli pro Palestina. Le fake news abbondano e la storia di questo conflitto è continuamente sottoposta a falsificazioni e strumentalizzazioni. È tempo di un “Fact Checking” che faccia finalmente chiarezza sulla questione.
Sorpresa Rackete: la capitana vota a favore dell'uso di armi occidentali in territorio russo
L’ACCADEMIA ITALIANA PELLEGRINI REPPRESENTA LA COMUNITÀ ITALIANA NELLA PARATA CIVICO-MILITARE DELLA FESTA DELL’INDIPENDENZA BRASILIANA
La data del 7 settembre è una ricorrenza molto speciale per il popolo brasiliano, poiché celebra la dichiarazione di Indipendenza del Brasile dal Regno Unito di Portogallo, avvenuta il 7 settembre 1822. Nel 2024 segna, quindi, i 202 anni di indipendenza brasiliana.
La ricorrenza viene celebrata ogni anno con parate civico-militari, manifestazioni e discorsi pubblici in tutto il
Paese.
Nella città di Campinas, una delle più
importanti e popolose città dello stato di São Paulo con più di 1 milione di
abitanti, per il 3° anno consecutivo, l’Accademia Italiana Pellegrini ha
rappresentato la Comunità italiana della città di Campinas nella tradizionale parata
civico-militare organizzata dal Comune.
L’Accademia Italiana è uno degli
istituti di lingua e cultura italiana più tradizionali dello stato di San Paolo
ed è diretta dalla leccese Ilaria
Bisanti, che vive in Brasile da oltre 15 anni.
Quest'anno i
festeggiamenti sono stati
ancora ancora più speciali poiché il 2024 segna i 150 anni di
immigrazione italiana in
Brasile.
“Sono
felice che il mio istituto abbia rappresentato la comunità italiana in una
delle celebrazioni più importanti e significative del Brasile, la festa
dell’Indipendenza” ha dichiarato Ilaria Bisanti. “Come me, milioni di italiani nei secoli
passati, sono emigrati in questo Paese e hanno potuto costruire una famiglia, un
lavoro, una nuova vita. In un certo senso, anche loro hanno lottato per la
propria indipendenza. Questa festa è anche nostra!”
All'evento hanno partecipato anche i
rappresentanti del COMITES-SP, comitato degli italiani all’estero nello
Stato di San Paolo con i consiglieri Fernanda Mercurio e Sebastião Zoli, e il presidente
del Patronato ACLI Campinas, Paulo Moretti.
La delegazione italiana ha sfilato in
una delle principali arterie della città, Avenida Francisco Glicerio, con
iconiche automobili italiane, tra cui Fiat 500, Ferrari e Lamborghini offerte
dalle concessionarie Akkar Motors e Castello Motors di Campinas,
tutte rigorosamente sventolando una bandiera italiana dai finestrini.
A chiudere la sfilata è stata
un'imponente bandiera italiana lunga 10 metri tra gli applausi dei numerosi
cittadini che riempivano la Avenida.
Secondo il Comune di Campinas, hanno
partecipato alla manifestazione circa 20mila persone, tra cittadini, rappresentanti
delle forze dell'ordine ed enti civili.
Viva il Brasile!
Viva l'Italia!
Viva il coraggio di chi comincia a
scrivere la propria storia, sia nella propria terra che in un altro continente!
Crediti per le foto: José Altieri @altieri.foto
@accademiaitalianapellegrini @comites_sp @aclicampinas
@akkarmotors
@castelomotors @prefcampinas
giovedì 19 settembre 2024
mercoledì 18 settembre 2024
Cercapersone come ordigni esplosivi in Libano e Siria - Intervento del Dott. Leonardo Elia
In Libano e Siria sono , letteralmente, esplosi dispositivi cercapersone provocando migliaia di feriti, alcuni gravi, e morti, almeno una decina.
All’inizi si pensava che
tutto ciò fosse dovuto al
surriscaldamento delle batterie, indotto da un hackeraggio, ma vedendole
immagini delle videocamere di sorveglianza di supermercati e vari luoghi
pubblici dove sono avvenuti i i fatti, è subito sembrata un’ipotesi che non
spiegava l’accaduto , sia l’entità del botto ,sia in relazione alle ferite procurate ai
malcapitati.
Secondo Snowden,
ricordate Wikileaks, è molto probabile che sia stata inserita in queste
apparecchiature una piccola quantità di esplosivo, innescata in vario modo.
Sono d’accordo.
Chiaramente tutti pensano ad Israele, anche perché non ha
confermato nulla , come suo costume.
Ho pensato subito
all’omicidio mirato di Yahya Ayyash ,
soprannome “ l’ingegnere”,
brigate Izz al- Din al – Qassam, ricercatissimo dagli israeliani, ucciso
nel 1996, con l’esplosione del suo cellulare.
Ci sono alcune
considerazioni da fare su quanto avvenuto ieri.
Per prima cosa, è stata
violata, e in maniera pesante , la catena di approvvigionamento di Hezbollah,
quindi il loro nemico per
antonomasia si è infiltrato tanto bene, da avere il tempo di inserire in
migliaia di cercapersone una piccola, ma efficace , quantità di esplosivo,
innescato da qualcosa di informatico, che sia un malware o qualche altra
diavoleria.
Non sarà un caso ma ieri
al largo del Libano, ha colato un C 130 H, strapieno di apparecchiature per la guerra
elettronica.
Ora apprendo che le
apparecchiature esplose sono di un’azienda taiwanese, e prodotti in Ungheria.
Ma perché questo, perché
ora.
Alcuni canali israeliani
indipendenti, partono dalla
considerazione che la mobilitazione di massa della milizia sciita libanese si
basa sui cercapersone, che fanno passare molto velocemente i combattenti dalla routine quotidiana, all’emergenza, la
guerra di popolo per intenderci.
Ergo , non solo Hezbollah
ha dimostrato, cosa gravissima, di essere violabile in settori strategici, ma
principalmente ha dovuto subire perdite, sia morti , sia feriti gravi, per
capirci , amputazioni agli arti,
che limitano la sua
capacità di risposta in caso di conflitto.
Da parte di chi?
Indovinate un po’.
Non bisogna dimenticare,
che una parte del governo israeliano vuole iniziare una campagna militare in
Libano e Siria, non essendo riuscito a
“pacificare” Gaza, con la preoccupazione
di avere la peggio , come e di più del 2006, negli scontri con gli sciti, molto
più armati e molto più addestrati di allora.
Senza che questi ultimi
possano più usare il loro sistema di mobilitazione più importante.
Con l’Iran che , vedendo
la loro difficoltà, potrebbe intervenire.
Escalation quindi.
Cosa che hanno sempre
evitato, con grande lungimiranza, non cedendo alle provocazioni Israeliane.
Con l’Europa tutta,
Italia compresa , che beatamente guarda, cullandosi nel sogno bagnato dei due
popoli in due stati.
Che tristezza ... ! Intervento di Leonardo Elia
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