L’intelligenza artificiale e la corsa alla frontiera tecnologica sono centrali nella rivalità tra le grandi potenze. E al contempo anche nel sistema di potere del capitalismo internazionale una nuova schiera di protagonisti sta emergendo, plasmando nuove relazioni col potere politico. Lo si è visto di recente nelle elezioni americane, dove Donald Trump ha vinto anche grazie al sostegno di molti magnati del tech, come Elon Musk e Peter Thiel, interpreti di una nuova visione dell’innovazione, estremamente libertaria. Politica, potere, finanza e rivalità tra grandi sistemi-Paese condizionano l’innovazione: Alessandro Aresu, studioso specializzato in scenari geopolitici legati all’industria tecnologica e consigliere scientifico di Limes, ne parla nel suo ultimo saggio, Geopolitica dell’intelligenza artificiale, dei cui contenuti discute con InsideOver.
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