lunedì 30 settembre 2024
La Via del cotone ... Intervento del Dott. Leonardo Elia
Via del cotone
Gilberto Trombetta fa un’ intringante analisi di quello che accade in Medio
Oriente.
La creazione di una via del cotone , alternativa alla via
della seta, che dall’ India di Modi, corteggiatissima potenza , demografica , manifatturiera,
in prospettiva militare, faccia viaggiare le merci dall’ Asia, verso l’occidente, con un piccolo passaggio
marino, attraverso la penisola Arabica, fino al mediterraneo.
Completamento degli
accordi di Abramo, quindi puntare sui
regni sunniti del golfo Persico, Saudi Arabia in primis.
Evitare le vie attualmente utilizzate, perché o bloccate,
Mar Rosso o bloccabili facilmente , Golfo Persico.
Con la talassocrazia occidentale non in grado di garantirne la pervietà strategica, in
soldoni l’uso.
Una “ copia” anticinese, antirussa, delle vie del commercio
che si stanno sviluppando in Eurasia.
Ma principalmente, anti iraniana, anti “mezzaluna sciita”
Gli accordi di Abramo quindi : una dichiarazione congiunta
di Stati Uniti, Emirati Arabi Uniti, e Israele, con la possibilità di
coinvolgere l’ Arabia Saudita e le altre monarchie del Golfo.
La prima normalizzazione delle relazioni tra un paese arabo
e Israele, da quella con l’Egitto del 1979 e la Giordania del 1994.
Con il ridimensionamento o meglio la scomparsa, in parole
povere metterli in condizione di non nuocere, di
Hamas, quindi Gaza, ed Hezbollah , quindi Libano.
Questa , secondo Trombetta, è il fine ultimo delle
operazioni militari che sta facendo Israele dal 7 ottobre, con i palestinesi, e
da qualche giorno anche nel fronte nord.
Last , but not least
, al largo di questi teatri di
operazioni militari, in fondo al mare, ci sono ingentissimi giacimenti di
idrocarburi, che diventerebbero di ufficio nella disponibilità di Tel Aviv.
L’obbiettivo strategico è mettere in difficoltà quello che
Israele, e il suo protettore , gli USA, considerano l’arcinemico, l’Iran, tagliare i suoi
rapporti con il Mediterraneo, far sparire due spine nel loro fianco.
Ma più che il pensiero di Gilberto Trombetta, analisi acuta
la sua, è importante il thread di Jared Kushner
che riporto integralmente dal link di “Giubbe
rosse news”, anche per le sue conseguenze
su di noi europei, e italiani in particolare.
https://giubberossenews.it/2024/09/29/dai-patti-di-abramo-allassassinio-di-hassan-nasrallah/
Chi è Jared Kusher? _E’ ex consulente di Donald Trump ed ex direttore dell’
Office of American Innovation .
Un neoconservatore di
ferro, appartenente alla lobby ebraica
che, almeno nelle attività americane che riguardano il medio oriente, detta
legge.
Inoltre ,come tutti i neoconservatori, può lavorare per Trump, che tra l’altro è suo
suocero, come può lavorare con presidenti democratici.
Quindi , con buona
pace delle anime pie, i sostenitori di Trump di casa nostra, io la penso come
Jeffrey Sachs, ci sono ottime probabilità che non cambierà nulla qualunque sia
il presidente degli Stati Uniti.
Però ,quando parla uno
come Kushner, le parole hanno un peso,
un perché.
Entità così radicate
sul territorio non possono essere neutralizzate così sbrigativamente, non
spariscono con bombardamenti a tappeto e omicidi di massa terroristici, perché,
traggono ragione e consenso, dalle azioni militari israeliane, che coinvolgono
sempre o quasi, i civili.
Quindi il consenso
aumenterà e quindi le adesioni ad Hamas ed Hezbollah.
L’odio porta odio.
Ricordate quello che è
successo in Afganistan e Iraq? Si è destabilizzato tutto, e gli sciti iracheni ora stanno manifestando per la morte di
Nasrallah contro gli USA e cercano di assaltare l’ambasciata americana dentro
la zona verde.
Quindi quando Kusher
parla, alla fine di situazione fluida, da rimodellare, io non ne sarei tanto
sicuro, perché tutto si potrebbe ritorcere contro questi che si credono i
modellatori del mondo a loro piacimento.
Togliere il coperchio
al vaso di Pandora, sicuramente.
Il problema è nostro,
di noi europei, di noi italiani.
Per prima cosa queste politiche scellerate , sono state concordate, anzi comunicate agli alleati, dagli USA.
E noi non possiamo non
aspettarci un aumento della instabilità importante in un area contigua alla
nostra,
che ci coinvolgerà
sicuramente ,sia per la sicurezza, sia
per i conseguenti flussi migratori.
E i migranti sono
argomento di discussione, non solo negli stati che fanno riferimento agli accordi di
Visegrad, che non hanno mai dato alcuna importanza alle indicazioni che gli arrivavano su questo argomento dalla
EU, i pratica se ne sono fregati altamente, ma anche in altri come Germania, Italia, etc.
Con la solita
ineffabile Von der Leyen e compagnia cantando , che continua a ripetere che ci
serve forza lavoro, servile, aggiungo
io.
Solo oggi in Austria ,
ha vinto un partito di estrema destra FPO, che ha basato la sua campagna
elettorale sull’accoglienza indiscriminata dei migranti.
I “corrottissimi”
politici della nostra Prima Repubblica , coltivavano una autonomia politica dai decisori d’oltre oceano, consci
del fatto che noi siamo una realtà mediterranea, e dobbiamo avere a cuore la
sorte, le sorti, di tutto quello che si affaccia, anche indirettamente su
questo mare.
Non abbiamo nessun interesse alla escalation
perseguita da Israele, nessuna.
Erano sicuramente più
lungimiranti di questa classe politica, che sia di destra o di sinistra, poco
importa, tanto si comportano tutti nella stessa maniera, su questi argomenti ,
sia su altri.
Sono ancora con Jeffrey Sachs,
negli USA, non cambierà nulla, deve cambiare l’atteggiamento dell’
Europa.
E gli stati, e parlo
di noi Italia, in primis, devono riscoprire
la Sovranità Nazionale, che è azione nell’interesse nazionale. Punto.
E torniamo sempre al
vincolo esterno, che non esiste solo in ambito economico.
Dimenticavo una cosa
importantissima, che il Libano è uno stato sovrano, né più ne meno dell’
Ucraina.
domenica 29 settembre 2024
Narcotopia. Indagine sul cartello della droga asiatico che ha sconfitto la CIA di Patrick Winn (Adelphi)
Narcotopia è la storia vera e mai raccontata dei Wa, una tribù birmana di ex cacciatori di teste che gestisce il più potente narco-Stato al mondo.
sabato 28 settembre 2024
Hanno vinto i ricchi. Cronache da una lotta di classe di Riccardo Staglianò (Einaudi)
venerdì 27 settembre 2024
Intanto al Parlamento Europeo ... Intervento del Dott. Leonardo Elia
Risoluzione Parlamento Europeo ...
Piroette ...
FI, PD, FDi votano no al paragrafo 8 della risoluzione del
Parlamento Europeo, che “invita gli
stati membri a revocare immediatamente le restrizioni sull’uso delle armi
occidentali contro obbiettivi militari legittimi sul territorio russo”.
Per poi in ordine sparso, , votare la risoluzione in toto,
contenente l’articolo in questione.
E’ bene sapere il voto nei dettagli:
La Picierno e la Gualmini votano si alla risoluzione e
all’art. 8
Bonifei, Corrado, Decaro, Laureti, Ricci, Ruotolo, Zan e
Zingaretti votano NO al paragrafo e Si alla risoluzione che la contiene.
La Strada, vota No al
paragrafo e si astiene sulla risoluzione.
La Annunziata si astiene sul paragrafo e vota Si alla
risoluzione, poi rettifica a verbale la sua astensione
Precisando la sua contrarietà al paragrafo, ma non alla
risoluzione che lo contiene.
Tarquino non vota per ragioni tecniche, ma è per il no
astenendosi sulla risoluzione.
I vari governatori, votano si alla risoluzione
Questi dati li ho presi e filtrati da Marco Travaglio.
Ma sono dati acclarati.
Comunque molta confusione a sinistra, o sinistra presunta tale.
Chi vota contro sono Movimento 5 stelle, Lega, e Avs. Hanno votato No a paragrafo e alla
risoluzione, coerentemente e senza piroette.
Poi chi definisce gli obbiettivi militari “legittimi”?
Zelensky?
Se a lui e ai suoi scagnozzi salta in testa di attaccare postazioni radar
di allerta lontana, cosa che hanno già fatto, pochi mesi fa, danneggiando , una
apparecchiatura che è stato pensata in caso di attacco nucleare, quindi, per
adesso, fortunatamente ,nulla a che fare con la guerra in Ucraina, ma invece
essenziale per mantenere una vitale deterrenza russa , cosa succede, cosa può
succedere?
Con gli USA, che non si assumono responsabilità, per le azioni degli ucraini
come d’altra parte stanno facendo anche per Gaza e ora anche in Libano.
Gaza e principalmente Libano, servono a trascinare l’Iran , altro dente cariato per i
decisori d’oltreoceano.
La Casa Bianca formalmente
non avvalla l’utilizzo dei suoi
aiuti in questi due teatri bellici per operazioni militari estreme, anzi non fa che ripetere la sua
contrarietà e il suo non essere mai
informata prima.
Salvo fornire armi e intelligence in maniera completamente
indiscriminata ai propri alleati, senza chiedere ragioni sull’utilizzo.
Imponendo all’Unione Europea un interventismo assolutamente
, per me , autolesionista.
E per noi suicida .
Cose da pazzi.
Fermo restando che la nostra Costituzione obbliga la ricerca
e l’utilizzo della via diplomatica , per la risoluzione delle controversie
internazionali, cosa che la risoluzione in questione non fa, preferendo quindi l’escalation.
Con un Cappellini, giornalista di Repubblica , che dice in
un suo articolo, che votare contro la risoluzione, sarebbe stato un mettersi
dalla parte di Vannacci, Salvini, e l’immancabile Orban.
Quindi , dice Travaglio ironicamente, i custodi della
Costituzione ( art. 11), sono questi tre, e non il blocco degli atlantisti e
relativi partiti, che per l’Ucraina ,soffiano sul fuoco, e che su quello che sta succedendo in
Palestina e Libano , osservano un silenzio rigoroso e fattuale, fornendo anche
loro strumenti di morte
Nessun richiamo a Israele.
Guardate le immagini , del ragazzino con bandierina
palestinese, inseguito a Berlino da poliziotti.
D’altra parte Sarah Wagenknecht, con il suo partito in
costante ascesa in Germania, ha invitato il cancelliere Scholtz a unirsi a
Orban(il demonio!) nel suo giro di consultazioni nell’ottica di una soluzione
diplomatica della mattanza ucraina.
Comunque io non credo ad un reale cambiamento della politica
americana, con le prossime elezioni, qualunque siano i risultati, prima per
l’enorme potere dei neoconservatori, e poi
perché , chiunque sia il nuovo presidente, non avrà né la forza , né la volontà
di cambiare rotta, di affermare politiche, che anche nel breve periodo, possano
risultare controproducenti, per gli interessi americani.
Dovrebbe essere l’ Europa, ad assumere una postura
assolutamente indipendente, specialmente in questi due scacchieri, Medio Oriente e
Ucraina, assumendosi la responsabilità di fermare il massacro, i massacri, che
si stanno svolgendo a poca distanza da noi.
Lo dicono persone dello spessore Jeffrey Sachs , e di John
Mearsheimer, due acuti, politologi di
fama internazionale.
Non ci può aspettare nulla dagli USA, come contenimento
della politica Netanyau, anche perché
Israele, per il peso
elettorale e finanziario, di lobbies note a tutti, è in pratica il
cinquantunesimo stato dell’Unione
Inoltre lo stato di
Israele è uno dei miti fondanti della repubblica federale tedesca.
Tutto ciò per il senso di colpa per quello che è successo
ottant’anni fa.
Però la storia va interiorizzata ed elaborata, non si può
vivere in un limbo post storico per sempre, perché è un atteggiamento
paralizzante, e non è bene .
La notizia buona è che si è dimesso l’intero direttivo dei Verdi tedeschi, partito ultra atlantista, dopo la catastrofe elettorale , nei Land dell’est, con l’ ascesa di AFD e della Wagenknecht,, partiti sovranisti , cioè partiti che tornano a parlare di sovranità nazionale. Sovranità nazionale, che è strettamente collegata al parlamentarismo, al riconoscersi come comunità.
giovedì 26 settembre 2024
A Milano è morto l'arciprete. Don Achille Bolis 23 febbraio 1944 di Enrica Bolis, Clara Tacchi (Mimesis)
Nelle primissime ore del 22 febbraio 1944, in una notte gelida in cui cadeva una pioggia leggera, una sessantina di militi fascisti arrestarono l’Arciprete di Calolzio, don Achille Bolis, che in seguito fu tradotto a San Vittore dove morì per le torture subite. La stessa notte e nei giorni successivi furono arrestati e deportati altri patrioti coinvolti nella Resistenza locale.
mercoledì 25 settembre 2024
da Radio Onda D'Urto - SIENA: L’ATENEO VIETA LA CONFERENZA SU PALESTINA ORGANIZZATA PER IL 7 OTTOBRE (NO COMMENT)
“Il 7 ottobre è vietato parlare di Palestina e Israele all’università di Siena”: è la denuncia dell’associazione studentesca Cravos-Siena di fronte alla scelta dell’ateneo toscano di cancellare un dibattito dedicato alla situazione in Palestina. Il progetto della conferenza sulla questione israelo-palestinese, spiegano gli studenti, era inserito all’interno di un bando pubblico dell’università chiamato “Infondoècultura” e dopo aver ottenuto, nei mesi precedenti, l’approvazione da parte del rettore Roberto Di Pietra, l’autorizzazione è stata annullata.
Tra i relatori invitati ci sono Ilan Pappé, storico israeliano, Francesca Albanese, relatrice speciale Onu per il territorio palestinese occupato, Karem Rohana, attivista italo palestinese e Giuseppe Flavio Pagano, divulgatore di geopolitica
Volga Blues. Viaggio nel cuore della Russia di Marzio G. Mian (Gramma Feltrinelli)
Sulle sponde del grande fiume che attraversa la Russia, alla ricerca delle radici di un paese travolto dal suo passato, àncora e demone, tabù e destino dei suoi tanti popoli.
«Dietro la nuova cortina di ferro: Stalin, caviale e nazionalismo.» - Harper’s Magazine
«Seimila chilometri e quattro settimane di viaggio lungo il Volga, alla scoperta della Russia profonda. Un paese sempre più nazionalista e ripiegato su se stesso, dove la guerra in Ucraina è solo una presenza lontana e spettrale.» - Internazionale
martedì 24 settembre 2024
La sconfitta dell'Occidente di Emmanuel Todd (Fazi)
Documentatissimo e basato su cinque decenni di ricerche, lontano dalle approssimazioni che caratterizzano il dibattito su questi temi, La sconfitta dell’Occidente è un contributo di straordinario valore per capire il nostro presente.
lunedì 23 settembre 2024
Presidente di tutti. Giorgio Napolitano nelle memorie di un segretario al Quirinale di Giovanni Matteoli (Il Mulino)
domenica 22 settembre 2024
sabato 21 settembre 2024
Il bolscevismo di Guido Manacorda (Oaks Editrice)
venerdì 20 settembre 2024
Anche i cercapersone esplodono … Intervento del Dott. Leonardo Elia
Il 18 di settembre altre
esplosioni di apparecchi in Libano e Siria, questa volta non solo di cercapersone
, ma anche di telefonini e altri aggeggi elettronici, tutti acquistati negli
ultimi mesi.
Terrorismo , terrorismo e
basta, si mira indebolire l’avversario attaccando , ferendo uccidendo la
popolazione civile.
Ma c’è una novità,
l’offesa non è indirizzata ad un
obbiettivo, simbolico quanto si vuole( twin towers) ma entra nelle case di
tutti.
Calcolo aberrante.
E, forse, stanotte , è
iniziata l’invasione del Libano .
Per me il governo
Israeliano e coacervo di pazzi suicidi, quello che stanno facendo può
sancire la fine dell’idea stessa dello
stato ebraico, non solo manu militari, stanno moltiplicando l’odio, ma stanno
alienando il consenso che aveva portato
alla nascita di Israele ottant’anni fa dopo la tragedia della Shoah.
Questa terra è nostra da sempre. Israele e Palestina di Arturo Marzano (Laterza)
C’è una guerra reale con migliaia e migliaia di vittime e ce n’è un’altra virtuale, quella che sui social network e nel web vede contrapposti i sostenitori di Israele e quelli pro Palestina. Le fake news abbondano e la storia di questo conflitto è continuamente sottoposta a falsificazioni e strumentalizzazioni. È tempo di un “Fact Checking” che faccia finalmente chiarezza sulla questione.
Sorpresa Rackete: la capitana vota a favore dell'uso di armi occidentali in territorio russo
L’ACCADEMIA ITALIANA PELLEGRINI REPPRESENTA LA COMUNITÀ ITALIANA NELLA PARATA CIVICO-MILITARE DELLA FESTA DELL’INDIPENDENZA BRASILIANA
La data del 7 settembre è una ricorrenza molto speciale per il popolo brasiliano, poiché celebra la dichiarazione di Indipendenza del Brasile dal Regno Unito di Portogallo, avvenuta il 7 settembre 1822. Nel 2024 segna, quindi, i 202 anni di indipendenza brasiliana.
La ricorrenza viene celebrata ogni anno con parate civico-militari, manifestazioni e discorsi pubblici in tutto il
Paese.
Nella città di Campinas, una delle più
importanti e popolose città dello stato di São Paulo con più di 1 milione di
abitanti, per il 3° anno consecutivo, l’Accademia Italiana Pellegrini ha
rappresentato la Comunità italiana della città di Campinas nella tradizionale parata
civico-militare organizzata dal Comune.
L’Accademia Italiana è uno degli
istituti di lingua e cultura italiana più tradizionali dello stato di San Paolo
ed è diretta dalla leccese Ilaria
Bisanti, che vive in Brasile da oltre 15 anni.
Quest'anno i
festeggiamenti sono stati
ancora ancora più speciali poiché il 2024 segna i 150 anni di
immigrazione italiana in
Brasile.
“Sono
felice che il mio istituto abbia rappresentato la comunità italiana in una
delle celebrazioni più importanti e significative del Brasile, la festa
dell’Indipendenza” ha dichiarato Ilaria Bisanti. “Come me, milioni di italiani nei secoli
passati, sono emigrati in questo Paese e hanno potuto costruire una famiglia, un
lavoro, una nuova vita. In un certo senso, anche loro hanno lottato per la
propria indipendenza. Questa festa è anche nostra!”
All'evento hanno partecipato anche i
rappresentanti del COMITES-SP, comitato degli italiani all’estero nello
Stato di San Paolo con i consiglieri Fernanda Mercurio e Sebastião Zoli, e il presidente
del Patronato ACLI Campinas, Paulo Moretti.
La delegazione italiana ha sfilato in
una delle principali arterie della città, Avenida Francisco Glicerio, con
iconiche automobili italiane, tra cui Fiat 500, Ferrari e Lamborghini offerte
dalle concessionarie Akkar Motors e Castello Motors di Campinas,
tutte rigorosamente sventolando una bandiera italiana dai finestrini.
A chiudere la sfilata è stata
un'imponente bandiera italiana lunga 10 metri tra gli applausi dei numerosi
cittadini che riempivano la Avenida.
Secondo il Comune di Campinas, hanno
partecipato alla manifestazione circa 20mila persone, tra cittadini, rappresentanti
delle forze dell'ordine ed enti civili.
Viva il Brasile!
Viva l'Italia!
Viva il coraggio di chi comincia a
scrivere la propria storia, sia nella propria terra che in un altro continente!
Crediti per le foto: José Altieri @altieri.foto
@accademiaitalianapellegrini @comites_sp @aclicampinas
@akkarmotors
@castelomotors @prefcampinas
giovedì 19 settembre 2024
mercoledì 18 settembre 2024
Cercapersone come ordigni esplosivi in Libano e Siria - Intervento del Dott. Leonardo Elia
In Libano e Siria sono , letteralmente, esplosi dispositivi cercapersone provocando migliaia di feriti, alcuni gravi, e morti, almeno una decina.
All’inizi si pensava che
tutto ciò fosse dovuto al
surriscaldamento delle batterie, indotto da un hackeraggio, ma vedendole
immagini delle videocamere di sorveglianza di supermercati e vari luoghi
pubblici dove sono avvenuti i i fatti, è subito sembrata un’ipotesi che non
spiegava l’accaduto , sia l’entità del botto ,sia in relazione alle ferite procurate ai
malcapitati.
Secondo Snowden,
ricordate Wikileaks, è molto probabile che sia stata inserita in queste
apparecchiature una piccola quantità di esplosivo, innescata in vario modo.
Sono d’accordo.
Chiaramente tutti pensano ad Israele, anche perché non ha
confermato nulla , come suo costume.
Ho pensato subito
all’omicidio mirato di Yahya Ayyash ,
soprannome “ l’ingegnere”,
brigate Izz al- Din al – Qassam, ricercatissimo dagli israeliani, ucciso
nel 1996, con l’esplosione del suo cellulare.
Ci sono alcune
considerazioni da fare su quanto avvenuto ieri.
Per prima cosa, è stata
violata, e in maniera pesante , la catena di approvvigionamento di Hezbollah,
quindi il loro nemico per
antonomasia si è infiltrato tanto bene, da avere il tempo di inserire in
migliaia di cercapersone una piccola, ma efficace , quantità di esplosivo,
innescato da qualcosa di informatico, che sia un malware o qualche altra
diavoleria.
Non sarà un caso ma ieri
al largo del Libano, ha colato un C 130 H, strapieno di apparecchiature per la guerra
elettronica.
Ora apprendo che le
apparecchiature esplose sono di un’azienda taiwanese, e prodotti in Ungheria.
Ma perché questo, perché
ora.
Alcuni canali israeliani
indipendenti, partono dalla
considerazione che la mobilitazione di massa della milizia sciita libanese si
basa sui cercapersone, che fanno passare molto velocemente i combattenti dalla routine quotidiana, all’emergenza, la
guerra di popolo per intenderci.
Ergo , non solo Hezbollah
ha dimostrato, cosa gravissima, di essere violabile in settori strategici, ma
principalmente ha dovuto subire perdite, sia morti , sia feriti gravi, per
capirci , amputazioni agli arti,
che limitano la sua
capacità di risposta in caso di conflitto.
Da parte di chi?
Indovinate un po’.
Non bisogna dimenticare,
che una parte del governo israeliano vuole iniziare una campagna militare in
Libano e Siria, non essendo riuscito a
“pacificare” Gaza, con la preoccupazione
di avere la peggio , come e di più del 2006, negli scontri con gli sciti, molto
più armati e molto più addestrati di allora.
Senza che questi ultimi
possano più usare il loro sistema di mobilitazione più importante.
Con l’Iran che , vedendo
la loro difficoltà, potrebbe intervenire.
Escalation quindi.
Cosa che hanno sempre
evitato, con grande lungimiranza, non cedendo alle provocazioni Israeliane.
Con l’Europa tutta,
Italia compresa , che beatamente guarda, cullandosi nel sogno bagnato dei due
popoli in due stati.
martedì 17 settembre 2024
Appiattimento del mondo. La crisi della cultura e il dominio della norma di Olivier Roy (Feltrinelli)
L’appiattimento del mondo è un saggio brillante e critico, controcorrente rispetto alla denuncia antimoderna dell’individualismo, ed esprime invece preoccupazione per la facilità con cui acconsentiamo all’estensione del dominio della norma.